I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (2024)

La selezione dei libri di Elle Decor si immerge con entusiasmo nel mondo dell'architettura e del design per consigliare alcune nuove proposte editoriali, da acquistare in libreria oppure online. Il primo piano spetta a una serie di monografie dedicate a interpreti contemporanei, tra i più significativi o i più discussi, del passato recente e del nostro tempo, comunque capaci di lasciare un segno o tracciare nuove visioni. Nella lista dei titoli di questo mese ci sono architetti e architette la cui pratica è strettamente legata alla dimensione umana del progetto, oppure per i quali l’architettura intreccia le altre arti, oltre che la cultura e la politica. E poi, un volume indaga l'approccio innovativo nell'arte del costruire di un protagonista della scena architettonica italiana, mentre un altro analizza il pensiero e il 'modello operativo' di un progettista visionario e pragmatico, tra i più noti a livello internazionale. I libri da leggere a giugno includono una pubblicazione nata dalla collaborazione tra un architetto e un fotografo, per raccontare i progetti dall'idea alla realizzazione, ma anche un volume che esplora lo scenario attuale nel mondo delle case prefabbricate e dell'architettura modulare. Un altro ancora fa rivivere nelle sue pagine, attraverso immagini di architettura, arte, oggetti, design grafico e moda degli ultimi trecento anni, l'incanto dello stile del XVIII secolo. Infine, a va sicuramente aggiunto un diario di viaggio nel nostro Belpaese, atto d'amore di un grande scrittore francese ai suoi esordi, che, nonostante il passare degli anni, rivela grazia e profondità. L’Italia raccontata è inventata, e perciò assolutamente vera.

Quodlibet. AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto / The Human Dimension of Design

Il catalogo "Aalto – Aino Alvar Elissa", pubblicato da Quodlibet, si focalizza, come la mostra omonima appena conclusa al MAXXI a Roma, su cosa vuole dire raccontare la progettualità degli Aalto: “tracciare la storia del modo in cui edifici e design convivono in perfetta armonia con la natura e le persone che li abitano”, come scrive Joseph Grima nel suo saggio introduttivo. Significa conoscere il loro impegno in termini di responsabilità sociale, ovvero per la dimensione umana del progetto. Nella visione degli architetti finlandesi Alvar, Aino ed Elissa Aalto (queste ultime anche sue compagne di vita), architettura, arte e design rappresentano parti inscindibili di un unicum, al cui centro è posto l’essere umano. Una delle loro caratteristiche è di concepire e sviluppare ogni progetto partendo dalla scala urbana fino al dettaglio, che significa, ad esempio, disegnare maniglie, lampade, arredi e tessuti ad hoc per ciascuna architettura. Gli Aalto hanno lasciato un segno nell'ambito della storia dell'architettura grazie alla loro visione progettuale che combina le tematiche affrontate del Movimento Moderno con aspetti che si legano più strettamente alla qualità della vita delle persone. Allo stesso tempo tanti degli oggetti di design che hanno creato - sono stati dei designer molto attivi -, grazie anche al supporto dello Studio attento alla produzione in serie a basso costo, arredano molte case e sono ancora oggi in produzione. “L'eredità architettonica degli Aalto va ben oltre le strutture materiali realizzate dallo Studio. Alla base del suo approccio alla progettazione c'era un'idea di umanesimo, di funzionalità e un solido legame con la natura che nel lavoro dei suoi tre membri fondamentali - Alvar, Aino e poi Elissa - trovò nuove forme di espressione”, prosegue Grima. Nelle pagine del volume sono raccolti 12 progetti di architettura, seguiti nella loro ideazione e vita, realizzati dallo Studio Aalto nel periodo relativo all'intera carriera professionale dei suoi protagonisti. Tra questi vi sono progetti espressione del loro approccio olistico, divenuti emblematici come il Sanatorio di Paimio e Villa Mairea. Nel volume, l’attività dello Studio relativa al design è organizzata in cinque raggruppamenti tematici che includono la produzione di Artek (l'azienda fondata nel 1935 da Aino e Alvar Aalto, con Nils-Gustav Hahl e Maire Gullichsen, come "piattaforma di vendita e propaganda per la nuova ideologia abitativa"), l’attenzione speciale da sempre riservata ai bambini, le luci, i tessuti e i lavori in vetro. Come scrive ancora Grima: “L’idea che emerge distintamente da una rilettura attuale del lavoro dello Studio è che gli Aalto sono stati, ben prima che questa diventasse una preoccupazione dominante, dei pionieri del design sostenibile”. Non meno innovativa è stata anche la ricerca sui materiali condotta dagli architetti finlandesi. In modo davvero unico, la loro opera rappresenta un'armoniosa fusione di arte, architettura e natura, “una modalità che l'architettura contemporanea ha urgente bisogno di ritrovare”. Con testi di Lorenza Baroncelli, Andrea Di Nezio, Joseph Grima, Manuel Orazi, Flavia Parisi, Giorgio Vasta. Fotografie di Ramak Fazel.

www.quodlibet.it

AALTO. Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto-The Human Dimension of Design. Ediz. bilingue

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (1)

Humboldt books. Roma, Napoli e Firenze, di Stendhal

Un'altra uscita molto curata come nello stile di Humboldt book. È "Roma, Napoli e Firenze", un diario di viaggio giovanile di Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle. È il 1816, dopo la caduta di Napoleone, quando, officier de cavalerie, Stendhal ottiene una licenza che gli consente di visitare, “con il cuore in tumulto, la bella Italia”. Dal 2 settembre 1816 al 18 ottobre 1817 percorre il nostro Paese; raggiunta Milano si reca a Bologna, Firenze, Roma ,Napoli, Paestum e Crotone per poi risalire verso nord. In quest'opera degli esordi, nata davvero dalla felicità, da un incontro d’amore, e per questo, nonostante il passare degli anni, piena di grazia e di profondità, intatta e attuale, c’è già tutto Stendhal, tutto intero in questo primo momento dove egli si rivela a se stesso, e c’è insieme l’Italia, che corrisponde alla modalità e all'oggetto della sua scoperta interna e rivelazione, scrive nella prefazione Carlo Levi. L'Italia che gli ha aperto gli occhi a capire il mondo e le cose, la grande avventura amorosa della sua vita. Nel racconto di Stendhal si rivela un’Italia che «è inventata, e perciò assolutamente vera: vera allora, come la vide a ventisei anni l’autore, e vera oggi, e sempre. All'interno di "Roma, Napoli e Firenze" si trovano, come nei libri successivi, tutte quelle che si potrebbero chiamare le scoperte generali di Stendhal. Il ritmo incessante, sincopato, il particolare; il viaggio come romanzo o il romanzo come viaggio; l’entusiasmo asciutto o il romanticismo senza forma romantica; il racconto di cronaca o il realismo del romanzo come specchio; la poesia della politica come passione, del calcolo come passione; la passione e l’energia vitale come bello ideale e sublime; il senso di un rapporto continuo e necessario fra i regimi politici e sociali e la qualità delle passioni, della cultura e dell’arte; il moderno come anticipazione del futuro; l’Italia come patria e simbolo di tutte queste cose, di se stesso, dell’uomo come pura energia. Verità che nascono da una infinità di osservazioni particolari, di singoli penetranti giudizi, di racconti, di aneddoti, di discorsi presi a volo, di analisi fulminee che toccano tutti i momenti della vita, dalla politica alla religione, dal costume all’arte, dal teatro alla cronaca quotidiana, dai grandi fatti storici alle avventure d’amore. C’è veramente di tutto, un ritratto completo, visto contemporaneamente da tutte le parti, di Stendhal giovane, e dell’Italia, prosegue Levi. Questo diario corrisponde alla seconda edizione pubblicata nel 1826, nella traduzione di Bruno Schacherl del 1960, la cui figura di intellettuale è approfondita in un testo di Claudia De Venuto. La parte conclusiva del libro è affidata alla serie fotografica di Delfino Sisto Legnani, 'Italia assoluta' che non vuole solo accompagnare il viaggio percorso da Stendhal, quanto aggiornarlo nel dialogo con i tour realizzati nei secoli successivi, come quelli di Luigi Ghiri, Joan Fontcuberta e Matteo Guidi, nei quali si gioca con i concetti di vero e di falso. In questo caso, le immagini di Legnani sono dei vrai-faux del parco 'Italia in Miniatura', che conducono il lettore in un viaggio a tappe e nel tempo, attraverso luoghi celebri e icone del Belpaese, tra cambi di scala assurdi.

www.humboldtbooks.com

Phaidon. Before / After, di Álvaro Siza e Duccio Malagamba

Il lavoro di Álvaro Siza, definito "modernismo poetico", è indagato attraverso le immagini di Duccio Malagamba, fotografo di architettura. Il libro "Before / After", pubblicato da Phaidon, “nasce dal desiderio di approfondire e distillare una collaborazione”, quella tra Malagamba e l'architetto portoghese, Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira, che si sviluppa ininterrottamente dal 1993, si legge nella prefazione. L'obiettivo del fotografo ha immortalato i progetti di Siza nel momento in cui erano completamente finiti, arredati o occupati; si potrebbe dire concludendo il lavoro iniziato anni prima dalla mano dell'architetto, impresso con sottili tratti di penna su notebook, fogli sciolti, buste o tovaglioli di carta, anticipatori delle qualità architettoniche delle opere costruite. Sono linee che hanno la sorprendente capacità di racchiudere la complessità di un intero progetto, ed è proprio dal desidero di dimostrare la loro quasi magica chiaroveggenza che prende forma il libro, voluto da Malagamba, tralasciando la complessità di disegno e costruzione. Dalla completezza dei disegni dell'architetto alle immagini, rigorose e studiate, del fotografo che provano i risultati: "Before / After" pone l'accento sul prima e sul dopo, saltando dal momento dell'ideazione alla realizzazione conclusiva di ogni architettura. Siza stesso ha scelto i 20 progetti presentati, tra i quali il Museo Iberê Camargo in Brasile, la Chiesa di Santa Maria in Portogallo e il Museo Mimesis in Corea. Accanto agli schizzi preparatori sfilano oltre 330 immagini scattate da Malagamba, che restituiscono il suo amore per l'architettura del maestro portoghese, della quale si innamorò "una volta e per sempre nel 1984, in un pomeriggio soleggiato”, davanti alla 'Piscina das Marés" a Leça da Palmeira, ovvero a “qualcosa capace di rendere familiare la Natura, addirittura di migliorarla”, confessa il fotografo nel libro. Completano il volume le introduzioni di Siza e Malagamba e un interessante dialogo-riflessione tra i due.

www.phaidon.com

Before / after: Álvaro Siza

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (3)

LetteraVentidue. EX ANTIQUO costruire sopra, sotto, accanto, intorno, dentro, davanti, dietro, tra, come, con, oltre, sull’esistente, di Paolo Belardi

Il libro, pubblicato da LetteraVentidue, invita a intraprendere un viaggio nel mondo dell’architettura, tanto progettata quanto costruita, guidati dalle intuizioni e dall’approccio innovativo dell'autore, l'architetto Paolo Belardi, come spiega nella prefazione Alessandro Melis. Il volume ruota attorno all'arte del costruire, considerando quindi le molteplici relazioni che esso stabilisce con le preesistenze, da sempre tema centrale per l’architettura. Se da un lato Belardi sfida l'idea comune di progettazione e di costruzione architettonica, dall'altro sono le sue opere e l'attività progettuale, svolta nell’ambito dello studio Hoflab, a confermare in modo pragmatico la sua tesi e a restituire un abecedario della sua creatività, della sua competenza e del suo impegno nel superare i confini della progettazione architettonica. Belardi “esplora dodici possibili approcci che dilatano gli orizzonti della creazione architettonica, in quanto sondano i limiti del realizzabile nell’ambito dell’esistente, alimentando il cuore pulsante sia della sua ricerca progettuale sia del suo insegnamento universitario”, scrive ancora Melis. Costruire sopra, sotto, accanto, intorno, dentro, davanti, dietro, tra, come, con, oltre e sull’esistente sono le diverse modalità in cui gli architetti possono interagire con il passato, con il presente e con il futuro, spingendo chi legge a una riflessione sulla validità della “formula della bellezza”, coniata da Belardi, applicata al mondo dell’architettura nel contesto della crisi globale. In sintesi, il volume può essere fonte d’ispirazione per architetti, designer e appassionati di architettura oltre che un incoraggiamento a “spingere la disciplina della composizione architettonica oltre le anodine prospettive binarie che, troppo spesso, contrappongono l'antico al futuro e la memoria alla creatività”.

www.letteraventidue.com

Ex antiquo. Costruire sopra sotto accanto intorno dentro davanti dietro tra come con oltre sull'esistente

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (4)

Gae Aulenti. I Mondi, di Giovanni Agosti

Electa pubblica la guida alla mostra monografica dedicata a Gae Aulenti, che ne ripercorre la lunga carriera di oltre sessant'anni, in corso a Triennale Milano. Aulenti è stata una delle interpreti più significative dell’architettura e del design italiano e internazionale, dal secondo Novecento ai primi anni Duemila. Il volume si propone come un vademecum all'esposizione, contribuendo ad approfondire la conoscenza e la comprensione del pensiero e dell’opera di Gae Aulenti, e, in particolare, indagando gli spazi e i progetti visibili all’interno dell’esposizione. Il racconto della storia umana e professionale della progettista, che mira mettere in luce gli intrecci tra l’architettura e le altre arti, oltre che tra la cultura e la politica, si sviluppa, infatti, non solo grazie a disegni, pro- getti, modelli e fotografie, ma soprattutto attraverso la ricostruzione in grandezza 1:1 dei segmenti dei lavori di Gae Aulenti. La serie di allestimenti di mostre e di musei, case private, showroom, stazioni di metropolitana, scene di teatro, creati in un arco di tempo che corre dal 1964 al 2012, proposti a scala reale nell'allestimento di studio Tspoon e, quindi, esaminati e scandagliati nelle pagine del volume, rappresentano una chiave interpretativa di maggiore leggibilità del lavoro di Aulenti. Dunque, l'intero progetto comprende una mostra, una guida, e ancora un mazzo di carte da gioco, dedicate a protagonisti e comparse dei mondi della Gae e disegnate da Giovanna Buzzi, un divertissem*nt mondano ma anche una prova di storia sociale in atto, si legge nella guida. Il vero e proprio catalogo della mostra sarà disponibile dall’autunno, e includerà una cronologia illustrata e un regesto delle opere (oltre settecento), nonché il memorial dell’allestimento stesso.

www.electa.it

Einaudi. Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male, di Marco Biraghi

Architetto attivo dagli anni Settanta e Pritzker Architecture Prize nel 2000, Rem Koolhaas è considerato uno dei più grandi e più discussi protagonisti della scena architettonica contemporanea. Nel libro pubblicato da Einaudi, Marco Biraghi invita a comprendere la figura e la potenza del pensiero, visionario e pragmatico, la 'nuova architettura' dell'architetto olandese, ripercorrendone il percorso attraverso un'analisi lucida, tra testi scritti e progetti, influssi e riferimenti. Dal libro "Delirious New York", scritto da Koolhaas, come spiega lui stesso, per “provare che quel tipo di architettura e quindi quel tipo di architetto erano già esistiti, e che c’era ancora un ruolo possibile per un’architettura concepita in quel modo”, attraverso il quale intende offrire una «speculative reconstruction», una ricostruzione teorica della metropoli americana, qualcosa di assimilabile a un progetto basato su materiali esistenti, commenta l'autore. Ai capolavori architettonici realizzati, Villa dall’Ava a St. Cloud e Maison Lemoine a Bordeaux, per arrivare alla pubblicazione nel 1995 del volume in cui Koolhaas tratta la sua opera completa, ordinando i progetti 'in base alla taglia', che intitola "S, M, L, XL", espressione dell'architettura, che considera “il risultato di un’avventura caotica”. E ancora, Koolhaas ha rivoluzionato il modo di concepire un moderno studio internazionale di architettura, affiancando a OMA-Office for Metropolitan Architecture, fondato nel 1975 con Elia Zenghelis, Madelon Vriesendorp e Zoe Zenghelis, il comparto AMO, che estende la ricerca e la progettazione in settori oltre il campo dell'architettura, come la politica, le energie rinnovabili, la tecnologia, l’editoria, la moda, i media da cui sono nati ulteriori progetti oltre che innovativi progetti espositivi. È inconfutabile che colui che sembra non avere mai voluto offrire se stesso come un modello abbia finito per rappresentarne uno per molti. Non per il proprio sé in quanto tale, ovviamente, quanto per i suoi progetti, in cui ha proiettato se stesso. E non soltanto i propri progetti di architettura, ma anche quelli di pensiero, scrive l'autore. “Tutti questi assieme formano quello che a buon titolo può essere considerato il prodotto piú rilevante – in ambito architettonico e urbano – dell’ultimo quarto del xx secolo e dei primi decenni del xxi, e un lascito imprescindibile per il futuro. Qualcosa di più di una serie di opere (scritte, progettate, costruite) alle quali guardare con ammirazione e con profondo interesse: una serie di opere dalle quali partire – e dalle quali di fatto sono partiti numerosissimi altri architetti per poter concepire le proprie. Un modello operativo, piú ancora che estetico”.

www.einaudi.it

Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (5)

Gestalten. Prefab and Modular. Prefabricated houses and modular architecture

Si ampliano sempre più le possibilità di utilizzo e le potenzialità delle tecniche di prefabbricazione e di costruzione modulare per la realizzazione di diverse tipologie di architettura, dalle cabine più piccole agli edifici su larga scala. Il libro edito da Gestalten esplora lo scenario attuale, invitando a scoprire le case history di case prefabbricate e architettura modulare più sorprendenti, realizzati da architetti e designer in tutto il mondo, che includono progetti residenziali, capanne, cabine, micro-case, ma anche una gamma di architetture temporanee ed edifici pubblici.

www.gestalten.com

Prefab and Modular: Prefabricated Houses and Modular Architecture

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (6)

Assouline. 18th Century Style

Un nuovo volume "18th Century Style" si aggiunge alla serie Style di Assouline, dedicata ad approfondire i movimenti artistici e gli stili di design più rappresentativi, sia riguardo alla loro storia che all'influenza sulla nostra cultura attuale. Nelle pagine del libro rivive il XVIII secolo, quello che evoca la grandiosità di Versailles e lo stile stravagante della corte di Maria Antonietta, ma anche quello ha visto il trionfo della 'luce' della ragione sulla superstizione, il 'secolo dei lumi', ovvero l'influenza dell'illuminismo sulle arti e sul design dell'epoca, così come l'inizio della circolazione di idee di libertà, uguaglianza e fratellanza. Il XVIII secolo, che può vantare l'eleganza ricercata del Rococò, fu un'era dinamica nell'arte e nel design, nella scienza e nella letteratura, per approdare nel neoclassicismo che, riprendendo l'arte greca e romana, enfatizzava la simmetria e le linee pure. Rivisitati e riformulati in chiave attuale, i codici stilistici del Settecento emergono ancora oggi, riferimento e ispirazione di artisti e designer contemporanei che li reinterpretano, spesso con un tocco di irriverenza e spirito libertino. Un ricco apparato iconografico, che include immagini di architettura, arte, oggetti, design grafico e moda degli ultimi tre secoli ricostruisce il fascino duraturo del XVIII secolo. Con testi di Sophie Motsch ed Emmanuel Sarméo.

www.assouline.com

I libri da leggere a giugno secondo Elle Decor Italia (2024)
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Author: Tyson Zemlak

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